Rivolte di Mahmud Barzani parte del conflitto curdo-iracheno | |||
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Mahmud Barzanji come signore della guerra curdo (prima del 1919) | |||
Data | maggio-giugno 1919; novembre 1922 - luglio 1924 | ||
Luogo | Amministrazione del territorio nemico occupato, Iraq mandatario | ||
Esito | Vittoria irachena
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Modifiche territoriali | Riconquista britannica del Regno del Kurdistan | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Le rivolte di Mahmud Barzani furono una serie di insurrezioni armate dello sceicco curdo Mahmud Barzani contro l'autorità irachena della Mesopotamia appena conquistata dagli inglesi e divenuta successivamente il Mandato britannico in Iraq. Dopo la sua prima insurrezione nel maggio 1919, lo sceicco Mahmud fu imprigionato e infine esiliato in India per un periodo di un anno. Al suo ritorno, fu nuovamente nominato governatore, ma presto si ribellò nuovamente dichiarandosi sovrano del Regno del Kurdistan. Il Regno del Kurdistan durò dal settembre 1922 al luglio 1924.[1] Con le forze britanniche che superavano di gran lunga quelle insurrezionali in termini di munizioni e addestramento, la sconfitta pose alla fine la regione sotto il dominio centrale britannico nel 1924. Lo sceicco Mahmud si ritirò sulle montagne e raggiunse alla fine un accordo con il Regno indipendente dell'Iraq nel 1932, al suo ritorno dalla clandestinità. Le rivolte dello sceicco Mahmud sono considerate il primo capitolo del moderno conflitto curdo-iracheno.
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